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Romano Fenati tira il freno di Stefano Manzi

Quando i piloti perdono la testa: da Biaggi e Rossi al gesto di Fenati in Moto 2

Il gesto shock del pilota di Ascoli Piceno, Romano Fenati, ha scatenato rabbia e incredulità: nel corso delle gara della Moto 2 ha affiancato il pilota riminese, Stefano Manzi, e con la mano sinistra ha pinzato la leva del freno del rivale mentre sono lanciati a più di 200 km/h, mettendo in grande pericolo l’incolumità di entrambi. Il gesto, colto dalle telecamere, è stato punito dai commissari di gara con una bandiera nera: Fenati squalificato ed escluso dalle prossime due gare del Mondiale. Ecco quali sono i precedenti simili nella storia del motociclismo.
A cura di Michele Mazzeo
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Gp di San Marino e della Riviera di Rimini che ha visto grandi protagonisti in positivo i piloti italiani che hanno vinto in tutte e tre le classi, ma anche in negativo per quel che riguarda il gesto shock del pilota di Ascoli Piceno, Romano Fenati, che ha scatenato rabbia e incredulità: nel corso delle gara della Moto2 ha affiancato il pilota riminese, Stefano Manzi, e con la mano sinistra ha pinzato la leva del freno del rivale mentre sono lanciati a più di 200 km/h, mettendo in grande pericolo l'incolumità di entrambi. Il gesto, colto dalle telecamere, è stato punito dai commissari di gara con una bandiera nera: Fenati squalificato, ed escluso dalle prossime due gare del Mondiale. Detto ciò, andiamo a vedere quindi adesso se ci sono stati dei precedenti simili nella storia del motociclismo e cosa rischia adesso il pilota marchigiano per questa suo folle gesto in pista.

Il ‘calcio’ di Rossi a Marquez

Nella storia del motomondiale difficilmente si ricorda una follia del genere. Infatti, gli episodi che fino ad oggi erano considerato il massimo della gravità hanno sempre riguardato delle dure carenate, delle lotte serrate con qualcuno più scorretto dell’altro, oppure scontri oltre i limiti tra i piloti nel paddock o ai box, ma mai nulla di simile. Sempre due piloti italiani dunque. L’episodio recente che, seppur decisamente meno grave, forse più si avvicina a quanto da Romani Fenati nel corso della gara di Moto 2 a Misano, è il famoso “calcio” di Valentino Rossi a Marc Marquez in occasione del GP della Malesia che costò poi il titolo mondiale al Dottore. Un episodio che tra volontarietà e involontarietà, tra ammissioni e smentite, non è mai stato confermato in pieno, a differenza di quello che riguarda Fenati nel quale il video dimostra la follia del suo gesto.

Penalizzazioni Mondiali

Valentino in quel caso non fu squalificato ma ricevette una penalizzazione per la gara successiva: fu infatti obbligato a partire dall’ultima casella della griglia nel gp conclusivo della stagione. Penalizzazione questa che, nonostante la grande rimonta fino al quarto posto finale, consentì a Lorenzo di superarlo in classifica e scippargli in extremis il titolo di campione del mondo. Considerata la netta differenza tra i due episodi quindi per Fenati le due giornate di squalifica inflitte dalla Dorna al pilota ascolano possono essere considerate il “minimo sindacale”, dato che rischiava addirittura, nella peggiore delle ipotesi, anche l’esclusione dal Mondiale.

Biaggi al Max su Valentino

A livello di pericolosità del gesto invece il precedente che più si avvicina, anche se non assolutamente paragonabile, è quello che riguarda ancora Valentino Rossi, ma in questo caso nel ruolo di “vittima”. Infatti nel GP d'Inghilterra 2002 sul circuito di Donington, il Dottore trionfò con un largo vantaggio sullo storico rivale Max Biaggi e per festeggiare la vittoria passò molto lentamente sotto la bandiera a scacchi, seduto trasversalmente sul serbatoio e senza appoggio su pedane e manubri di sterzo, salutando il pubblico britannico. Nel frattempo, Biaggi sopraggiunse da dietro velocemente sul rettilineo fino alla bandiera a scacchi, sfiorando Rossi con abbondante differenza di velocità con quest’ultimo che rischiò di cadere e si arrabbiò molto per l’accaduto. Il Corsaro giustificò il suo gesto affermando di essere sopraggiunto ad alta velocità per non farsi superare da Alex Barros che si trovava subito dietro. Rossi accettò quindi la giustificazione, scusandosi con Biaggi, e non ci fu nessuna sanzione per il pilota romano.

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