Moto2, follia Romano Fenati a Misano, mamme contro: “Stefano poteva morire”. “Basta gogna mediatica”
La grave scorrettezza di Romano Fenati nei confronti di Stefano Manzi nella gara Moto2 di domenica a Misano è sotto gli occhi di tutti. Il folle gesto del 22enne pilota che tira la leva del freno di Stefano Manzi continua a far discutere. Ieri, Romano è stato licenziato dal team Snipers e appiedato dal team Forward e Mv Agusta con cui, da qualche settimana, aveva firmato un contratto per la prossima stagione. Decisioni che, diversamente da quella presa dalla giustizia sportiva (che ha sanzionato Fenati con la bandiera nera e due gare di squalifica) hanno ribadito la pericolosità dell’azione oltre al grave danno di immagine per team e sponsor.
“Stefano poteva morire”
Nel frattempo, a scendere in campo sono le mamme dei due piloti. Una contro l’altra, anche se a distanza, come è inevitabile che sia. Da un lato la madre di Manzi, Loren Andreoli, che attacca: “Siamo basiti per il comportamento di Fenati. Per quello che ha fatto in pista e anche dopo: non ha ancora avuto il coraggio di scusarsi con mio figlio. Per fortuna siamo qui a raccontarla, perché Stefano è riuscito a non cadere. Ma in queste ore ho pensato e ripensato che, se non fosse andata così, a quest’ora potevo essere al funerale di mio figlio – le parole della mamma di Stefano al Resto del Carlino.
Mamma Fenati: "Basta gogna mediatica"
Non si è fatto attendere il commento di Sabrina, la mamma di Fenati, che dopo le dichiarazioni rilasciate domenica, non risponde alla madre di Manzi ma, con le sue parole, replica comunque alle accuse. “Qualcuno ha addirittura detto che quello di Romano è stato un tentato omicidio, ma vorrei precisare che mio figlio è stato sottoposto a un’assurda gogna mediatica, ricevendo tanti insulti sui social – ha detto la madre di Romano che da sempre segue il figlio a tutte le gare -. Anche quello commesso da chi lo ha minacciato di morte, a mio avviso, è un tentato omicidio”. Una dichiarazione arriva anche dal nonno di Fenati. “Mio nipote è rientrato ad Ascoli – ha detto all’Ansa – ma non sono ancora riuscito a parlarci; ho provato a telefonargli ma ha il telefono staccato. Lui era stato penalizzato poco prima da Manzi e gli ha toccato il freno per fargli capire che non andava bene quello che aveva fatto. E la leva del freno l’ha solo toccata, non l’ha tirata”.
"Fenati non si è ancora scusato"
Sempre restando allo scontro tra famiglie, un duro attacco arriva anche dal fratello di Manzi. “Le immagini viste in televisione parlano da sole. Fenati poteva uccidere mio fratello – ha spiegato il Alex Manzi, che è anche ex pilota –. È stata una cosa gravissima, non ci sono alibi o giustificazioni che tengano. È stato giusto il licenziamento da parte del team. Stefano, dopo lo choc iniziale, ha reagito bene. È tornato a casa, si sta allenando per il prossimo Gran Premio – il 23 settembre ad Aragon, in Spagna, ndr – cerca di non pensare troppo a quanto è accaduto. Sono stato pilota anche io, so cosa può accadere in pista ma quello che è successo a Misano va oltre ogni immaginazione. Fenati non si era ancora scusato con mio fratello. Mi auguro lo faccia prima o poi, è il minimo”.