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MotoGP, Morbidelli su Fenati: “Dovremmo perdonare di più”

Il pilota della Honda Marc Vds chiede buonsenso dopo la violenta reazione dei media al gesto del collega a Misano: “Romano era in una posizione difficile e tutti lo hanno attaccato. In tanti hanno detto cose brutte, sono stati molto cattivi. Per lui spero che l’anno prossimo abbia un posto in una squadra”.
A cura di Valeria Aiello
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A due settimane dall’assurdo gesto nei confronti di Stefano Manzi, il caso di Romano Fenati è tutt’altro che chiuso. Alla giustizia arrivata dal paddock – all’indomani della gara di Misano il 22enne pilota della Moto2 è stato licenziato dal team Marinelli Snipers e dalla sua futura squadra, il team Forward-Mv Agusta – si è aggiunta quella sportiva della Federazione Internazionale del motociclismo (FIM) che per il 2018 gli ha ritirato la licenza per correre nel mondiale e quella della Federazione italiana (FMI) che lo ha sospeso dalle attività sportive federali e che nelle prossime settimane dovrà definire i termini della sospensione e potrà decidere sanzioni più gravi, anche la radiazione.

Morbidelli su Fenati: “Dovremmo perdonare di più”

Misure alle quali si sono aggiunte le pesanti critiche arrivate dai social, in alcuni casi sfociate in minacce nei confronti di Fenati e della sua famiglia. Una reazione ritenuta eccessiva da Franco Morbidelli che, come anche altri piloti del mondiale, tra cui Marquez, Dovizioso e anche Valentino Rossi, non si aspettava una risposta così violenta dai media. “Sì, penso che abbia fatto qualcosa di male, lo facciamo tutti. Ma penso anche che molte persone abbiano detto molte cose brutte su di lui. Era in una posizione debole e tutti hanno iniziato ad attaccarlo e lanciando pietre contro di lui” ha detto Morbidelli in un’intervista a Speedweek. “Mi sono dispiaciuto per lui. Spero che l'anno prossimo abbia un posto in una squadra. Dovremmo semplicemente fare affidamento sulla punizione della Dorna è appropriata. Non dovremmo ascoltare quello che dicono tutti i tipi di persone, che sono influenzate da chissà cosa. L'istinto umano è uccidere qualcuno invece di aiutarlo quando fa qualcosa di male – e lo ha fatto. Penso che dovremmo perdonare di più. Molte persone sono state molto cattive”.

Franco Morbidelli / Getty Images
Franco Morbidelli / Getty Images

Nel frattempo Morbidelli ha archiviato ad Aragon un 11° posto dopo essere risalito dalla 19esima casella in griglia scontando anche la penalizzazione di sei posizioni rimediata durante le qualifiche di sabato. Un risultato che è un’iniezione di fiducia per il portacolori del team Marc Vds dopo gli alti e bassi avuti da inizio stagione. Finora il suo miglior piazzamento stagionale è il 9° posto di Jerez ma da allora il pilota della Vr46 Academy non è più riuscito a rientrare nella top ten. Ad Assen, in Olanda, Morbidelli era rimasto vittima di un infortunio alla mano sinistra che lo aveva costretto a saltare il round olandese e quello successivo al Sachsenring. Dal rientro, a Brno, dove ha chiuso 13°, Franco ha affrontato il suo peggior risultato stagionale, 19° al Red Bull Ring di Spielberg, tornando nella zona punti a Misano, 12° al traguardo.

"Curioso di vedere come andrà in Thailandia"

Ad ogni modo, con anche i 5 punti dell’11° posto di Aragon, Morbidelli lascia la Spagna al comando della classifica rookie con un vantaggio di 7 punti sul malese della Yamaha Tech3 Syahrin Hafizh e 13 sul giapponese della Honda LCR Takaaki Nakagami. ”Aragon è una pista che mi è piaciuta molto in Moto2 e dove sono stato in grado di lottare per il podio fin dal primo anno. La cosa più importante è stato adattarsi rapidamente allo stile di guida della MotoGP” ha spiegato il Morbido. “Abbiamo fatto un buon lavoro, che questo mostra quanto bene la squadra ha lavorato durante il fine settimana”. Ora il Motomondiale si sposterà in Asia per le quattro trasferte (Thailandia, e il filotto Giappone, Australia e Malesia) che richiederanno il massimo da piloti e team: “Sono curioso, perché di solito le gare oltreoceano arrivano verso la fine del campionato e con queste gare iniziano le vere lotte. Per me quest’anno è un po’ diverso. Lo sento. Sono più rilassato e sono curioso di vedere come andrà. Non penso che cambierà troppo, ma sono curioso”.

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