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MotoGP, Valentino Rossi scherza, la Yamaha non più. Meregalli: “Stavolta è colpa sua e non della M1”

La casa di Iwata non sembra più disposta a prendersi il cento per cento delle responsabilità per la mancanza di risultati. Il Dottore ricorre all’ironia: “Faccio la gara veloce così finisco prima”. Il team manager Yamaha: “La mancata qualifica non dipende dalla moto”.
A cura di Valeria Aiello
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In Yamaha le cose stanno cambiando. L’operato di Valentino Rossi, che non è mai stato messo in dubbio, finisce per essere giudicato. Un cambio di equilibri in un weekend disastroso per il team ufficiale di Iwata che, viste le premesse, forse segnerà il nuovo record di numero di GP senza vittorie di una M1 nel mondiale.

Vale: “Faccio la gara veloce così finisce prima”

18° in qualifica ma 17° sulla griglia di partenza di Aragon in virtù delle penalizzazioni inflitte ieri dai commissari FIM, Valentino Rossi ha provato a smorzare i toni, ricorrendo all’ironia. “Dove trovo la motivazione per stare ancora qui? Sto qui fino a domenica sera, faccio la gara il più veloce possibile così finisce prima” scherza il Dottore che in qualifica non si trovava così indietro dal 2006, quando ad Assen correva con il polso destro infortunato. “Di chi mi fido in Yamaha? Nel team le cose funzionano abbastanza bene: Galbusera, Forcada, i meccanici sono bravi e con tanta esperienza. Il problema è l’hardware. È una situazione molto difficile, sarà una gara dura, non penso che saremo nei dieci” le parole di pesarese come riportate da Gazzetta dello Sport in edicola oggi.

Meregalli: “Stavolta è colpa sua”

Ad ogni modo, tra errori in pista (il lungo nelle libere 2 e la caduta nelle libere 3) e poi al box (dove in qualifica ha “perso tempo aspettando inutilmente di sfruttare la scia di qualche pilota più veloce di lui) la Yamaha non sembra però più disposta mantenere la testa bassa. Ad agosto, in occasione del Gp d’Austria al Red Bull Ring, dopo le pesanti critiche di Rossi sul ritardo della Yamaha nel risolvere i problemi della M1, dai vertici di Iwata erano arrivate scuse pubbliche nei confronti dei suoi piloti. Un mese e mezzo dopo, dopo le qualifiche del GP Aragon, il team manager Massimo Meregalli cambia i termini della questione: “Noi siamo i primi a sbagliare – dice – ma questa volta anche Vale ci ha messo del suo. La mancata qualifica non è stata colpa della moto”. Quanto alle qualifiche di Maverick Vinales, transitato dalle Q1 e dopo le Q2 retrocesso sulla 14esima casella della griglia per aver ostacolato Bradley Smith nel primo turno, ha concluso: Nell’ultimo tentativo ha rotto un sensore, tanto per non farci mancare nulla”.

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