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Romano Fenati tira il freno di Stefano Manzi

Romano Fenati, oggi la decisione della FIM: ecco cosa può succedere

Squalificato per due gare, il pilota della Moto2 potrebbe tornare a correre già in Giappone salvo un inasprimento della sanzione già decisa dai commissari della Federazione Internazionale.
A cura di Valeria Aiello
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È attesa per la giornata di oggi la decisione della Federazione Internazionale del Motociclismo (FIM) su Romano Fenati. Il pilota della Moto2 che, nell’ultima gara di Misano, ha tirato la leva del freno di Stefano Manzi, sarà ascoltato oggi nel nuovo quartier generale della Fim a Mies, in Svizzera, dal Presidente della FIM, il venezuelano Vito Ippolito, che lo ha convocato per discutere con lui la situazione.

Romano Fenati, 22 anni
Romano Fenati, 22 anni
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Fenati squalificato per due GP, potrebbe tornare già in Giappone

Dopo il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, i commissari della Fim hanno inflitto due gare di squalifica nei confronti di Fenati (Aragon e Buriram), per cui al momento il 22enne di Ascoli Piceno è obbligato a saltare i prossimi due Gp ma potrebbe tornare a gareggiare in Giappone. Visto il licenziamento in tronco arrivato dalla sua squadra, il team Marinelli Snipers che da Aragon lo sostituirà con Xavi Cardelus, a Fenati mancherebbero moto e team ma, considerato il suo talento (10 vittorie in Moto3 e il titolo di vicecampione del mondo del 2017) non è escluso che qualche altro team non stia già bussando alla sua porta. C’è inoltre da dire che, ai sensi del Regolamento sportivo del Motomondiale, la sospensione inflitta dal Tribunale della Federmoto (che venerdì ha confermato la misura cautelativa di sospensione del pilota marchigiano da tutte le attività federali e sportive con conseguente ritiro della tessera e della licenza italiana) non ha alcun effetto sulla sua partecipazione al mondiale: la FIM non obbliga i piloti ad essere in possesso di una licenza nazionale per partecipare al campionato del mondo (articolo 1.10.1).

Ecco cosa può succedere oggi:

Tornando a quanto accadrà oggi, le ipotesi sono due:

1) la FIM può decidere di non sanzionare ulteriormente Fenati, ritenendo sufficiente la squalifica di due gare già comminata dopo la gara di Misano;

2) la FIM può decidere di inasprire la sanzione di Fenati, annullando la precedente decisione e emettendone una nuova. In questo caso Fenati potrebbe presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna – noto anche come Camera Arbitrale dello Sport o Corte Arbitrale Sportiva (Cas) – come fatto nel 2015 anche da Valentino Rossi contro la sanzione di tre punti inflitta in seguito allo scontro con Marc Marquez nel Gp di Malesia a Sepang e che costrinse il pesarese a scattare dal fondo dello schieramento nella finale di Valencia. In quell’occasione, il Tas rigettò il ricorso del Dottore, confermando la penalizzazione inflitta dalla Direzione Gara.

In ogni caso, non trova precedenti la circostanza per cui è il Presidente della Federazione a convocare il pilota. Un’udienza irrituale nella quale Fenati potrà spiegare i motivi che lo hanno portato all’assurdo gesto e che si è trattato di uno scatto di rabbia che non si ripeterà mai più. La convocazione, dopo la quale la stessa FIM si riserva di “intraprendere qualsiasi azione che riterrà opportuna”, può dunque essere valutata positivamente, dal momento che la Federazione avrebbe potuto comunque avviare un procedimento disciplinare aggiuntivo. La sensazione è che nei confronti di Fenati non verranno prese ulteriori misure –  arriverà probabilmente solo una reprimenda – considerato anche il gesto che, per quanto grave e pericoloso, è lontano da illeciti come il doping e la frode sportiva, ma soprattutto che un inasprimento a posteriori andrebbe inevitabilmente a ritorcersi contro la FIM, sottolineando i gravi limiti nella gestione del campionato MotoGP.

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