Cosa rischia Romano Fenati: perché il pilota Moto 2 può subire la radiazione dal motociclismo
Si stringe la morsa intorno a Romano Fenati dopo il folle gesto di domenica scorsa a Misano. Durante la gara della Moto2 del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, Fenati ha volontariamente affiancato il pilota riminese Stefano Manzi e con la mano sinistra è andato a pinzare la leva del freno dell’avversario. Una reazione assurda a quella che era stata, fino a quel momento, una battaglia senza esclusione di colpi ma, ad ogni modo, una lotta a suon di carenate come tante altre della storia del motociclismo. Un’azione antisportiva e pericolosa per la quale in gara è stata data bandiera nera oltre alla successiva squalifica di due GP (Aragon e Buriram) inflitta dal panel di steward della Fim, il collegio di commissari sportivi introdotto dopo i fatti accaduti nel 2015 in MotoGP a Sepang tra Marc Marquez e Valentino Rossi e che dal 2016 si occupa degli aspetti sanzionatori del Motomondiale.
Venerdì in Tribunale FMI a Roma
All’indomani della punizione inflitta da commissari, si è aggiunta la doppia cacciata da parte del team Marinelli Snipers – con cui Fenati ha affrontato quest’anno il passaggio dalla Moto3 alla Moto2 – e della sua futura squadra Forward-Mv Agusta dove dal 2019 avrebbe dovuto affiancare proprio Manzi. Alle queste due decisioni ieri si sono però aggiunte altre due misure, una arrivata dalla Federazione motociclistica italiana (FMI) e l’altra dalla Federazione Internazionale del Motociclismo (FIM): la FMI ha disposto la sospensione cautelativa di Fenati da tutte le attività sportive e federali con conseguente ritiro della tessera e della licenza nazionale velocità, fissando un’udienza davanti al Tribunale federale FMI di Roma per venerdì 12 settembre nella quale Romano potrà essere assistito da un legale. Nella serata di ieri anche la FIM ha annunciato la convocazione di Fenati nel nuovo quartier generale della Federazione, a Mies, in Svizzera, dove verrà ascoltato dal Presidente della FIM, il venezuelano Vito Ippolito. Nel comunicato ufficiale la FIM ha inoltre chiarito di aver preso “il tempo necessario per riflettere serenamente sull'incidente, che ha suscitato la forte reazione di tutto il mondo del motociclismo e non solo” e di voler “discutere la situazione con Fenati prima di intraprendere qualsiasi azione ritenuta appropriata”.
Fenati rischia la radiazione
La sensazione è che entrambe le udienze non siano altro che due sedute pre-stangata. Romano è chiamato a spiegare i motivi che lo hanno spinto a comportarsi in quel modo e dovrà provare a convincere – giudici e Procuratore nel primo caso e il Presidente della FIM nel secondo – che si è trattato di uno scatto di rabbia che non si ripeterà mai più. In ogni caso non giocano a suo favore i precedenti, uno su tutti il calcio inferto al pilota finlandese Niklas Ajo nel 2015 durante il warm up della Moto3 in Argentina. Oltre al calcio, alla fine di quel turno, durante le prove di partenza, Romano affiancò il collega e allungò la mano sinistra, spegnendo la moto del rivale.
Fenati rischia la radiazione dal motociclismo – lo prevede il regolamento sportivo – per cui potrebbe dover dire per sempre addio alle corse indipendentemente dalla sua volontà. Un’altra ipotesi è che la squalifica di due gare già decisa dagli steward della Fim venga estesa a un periodo più lungo, verosimilmente a due o tre anni.